Il modello Search Fund: una nuova via per la continuità delle imprese italiane

Negli ultimi anni, in Europa e anche in Italia, si sta affermando un modello imprenditoriale ancora poco conosciuto ma di grande rilevanza per chi guida un’azienda di successo e inizia a riflettere sul proprio futuro: il Search Fund.

Nato negli Stati Uniti negli anni ’80 all’interno della Stanford Graduate School of Business, il Search Fund è un veicolo d’investimento dedicato all’acquisizione e alla crescita di una singola impresa solida, redditizia e con un forte potenziale di sviluppo a lungo termine.
A differenza dei fondi tradizionali o degli investitori finanziari, il Search Fund non punta alla speculazione o alla rivendita rapida, ma alla continuità e alla valorizzazione del lavoro di una vita.

Come funziona un Search Fund

Il modello è semplice, ma profondamente diverso dalle logiche del private equity classico:

  1. Due imprenditori-investitori (i “Searchers”) raccolgono capitale da un gruppo selezionato di investitori, spesso imprenditori, family office e fondi specializzati.

  2. Il capitale iniziale serve a finanziare la ricerca di un’unica azienda da acquisire — tipicamente una PMI sana, con EBITDA compreso tra 2 e 7 milioni di euro e flussi di cassa stabili.

  3. Una volta individuata l’azienda, il Search Fund acquista una quota di maggioranza, assumendo direttamente la guida operativa, con l’obiettivo di garantire una transizione graduale e di far crescere ulteriormente il business nel tempo.

L’imprenditore cedente, in questo modello, non scompare dall’azienda: può mantenere un ruolo di advisor, socio o garante della transizione, preservando cultura e valori d’impresa.

Perché è un’opportunità per gli imprenditori italiani

In Italia oltre 150.000 imprese con fatturato superiore ai 5 milioni di euro sono oggi guidate da fondatori con più di 60 anni (dati ISTAT e Cerved).
Molti di loro si trovano davanti a un bivio: vendere a un fondo, con il rischio di snaturare la propria azienda, o chiudere gradualmente l’attività.
Il Search Fund rappresenta una terza via: un passaggio generazionale naturale, verso chi condivide la stessa visione imprenditoriale.

Per l’imprenditore che cede:

  • significa trasmettere la propria eredità aziendale a chi la valorizzerà nel tempo;

  • garantire continuità a dipendenti, clienti e fornitori;

  • uscire in modo ordinato, mantenendo spesso una partecipazione nel capitale e beneficiando della futura crescita.

Cosa cerca un Search Fund

Ogni operazione è unica, ma i criteri più comuni includono:

  • azienda sana e profittevole

  • posizione di leadership in un mercato di nicchia, spesso B2B;

  • clientela fidelizzata e ricavi ricorrenti;

  • management stabile e cultura d’impresa solida;

  • fondatore desideroso di garantire continuità, ma pronto a passare gradualmente il testimone.

Un modello basato su fiducia e visione

L’aspetto più distintivo del Search Fund non è finanziario, ma umano.
È un incontro tra chi ha costruito un’impresa e chi ha la competenza e la dedizione per portarla nel futuro.
Un passaggio che si fonda sulla fiducia reciproca, su obiettivi condivisi e su una visione di lungo periodo.

Per questo motivo, il dialogo tra imprenditore e Searcher non inizia con una proposta d’acquisto, ma con una conversazione sulla storia dell’azienda e sulla sua evoluzione.
Da quella storia, nasce un nuovo capitolo.

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